Socratici post

Vabbè, in realtà, uno pensa «dai sto post 'o dovevi fa, n'è che ce poi girà tanto 'ntorno».
In effetti è così, se doveva fa, perché 'n conto è scrive cose che verranno lette da na cerchia più o meno ristretta de gente, n'altro è se na n gruppo de ragazzi de n liceo te legge quello che hai scritto e te lo qualifica come poesia.
I versi so sempre stati n rifugio e n blog in cui sproloqui in romano non l'hai mai considerato tale. I versi so sempre stati n rifugio ma c'hai sempre paura perché hai sconfinato l'età limite de Benedetto Croce, te l'aveva detto pure De Andrè: 
«Benedetto Croce diceva che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini».
E te inizi ad avelli superati i 18.Niente, n pratica hai  scritto n post su n'assemblea de sabato 7 novembre perché la giornata lo richiedeva, visto er novantottesimo anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, perché eri stato a n'iniziativa co n sacco de gente.
Solo che quello stesso giorno ce stava pure n'altra iniziativa e te malignamente pensi 
mortacci loro, ao. guarda che se so nventati.
Poi però gli scleri passano quando senti che te citano e te leggono.

[Grazie.]

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